Vuoi diventare Property manager? Ecco come iniziare (e come far crescere gli utili)
Cosa fa un Property manager? Quali competenze servono? Come trovare immobili da gestire e guadagnare? Scoprilo qui.
La professione di Property manager è una delle più giovani nel settore dell’ospitalità, ma è anche quella che è cresciuta più velocemente, diventando in poco tempo una carriera ambita.
I motivi sono vari: primo fra tutti il boom degli affitti brevi, che li ha portati in pochissimo tempo ad affermarsi come veri e propri competitor diretti degli hotel tradizionali.
Secondo l’Istituto di ricerca Statista negli ultimi tre anni gli utenti di case vacanza in Europa sono più che raddoppiati, passando da 100 milioni (2021) a 207 milioni (2024). E la crescita non è destinata ad arrestarsi: entro il 2029 si prevede che gli utenti diventeranno oltre 230 milioni.
In contemporanea con questa esplosione, gli affitti brevi hanno attirato l’attenzione delle istituzioni che hanno moltiplicato adempimenti e normative per regolamentare il settore e cercare di porre un freno all’overtourism.
Diventare Property manager significa quindi affacciarsi su un mercato sempre più affollato, competitivo e complesso. Se vuoi capire come farlo con successo, in questo articolo troverai tutto quello che ti serve sapere per iniziare e far crescere la tua attività di Property manager.
Chi è e cosa fa il Property manager?
Nella definizione più recente data dall’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB), il Property manager è «una persona giuridica che svolge, anche come intermediario, servizi di locazione di alloggi a breve termine che comprendono: attività di promozione online, incasso dei corrispettivi, accoglienza degli ospiti, gestione delle attività di pulizia dell'unità e altri servizi connessi all'accoglienza e alla manutenzione dell'unità».
Possiamo quindi dire che il Property manager è un professionista del settore extralberghiero specializzato nella gestione di proprietà immobiliari per conto proprio o di terzi, con l’obiettivo finale di garantirne il massimo rendimento.
Per riuscirci, il Property manager si occupa personalmente, o in sinergia con i suoi collaboratori, delle seguenti attività:
- Valutazione della proprietà e del mercato locale per determinare il valore di mercato e il potenziale di guadagno;
- Studio dei competitor per stabilire una strategia di differenziazione;
- Organizzazione di servizi foto/video professionali con eventuale home-staging per creare materiale efficace ai fini della promozione;
- Promozione e pubblicità online delle proprietà attraverso le principali piattaforme in base al target di clientela cui la proprietà si rivolge;
- Gestione delle prenotazioni, dalle prime interazioni con gli ospiti fino all’incasso dei pagamenti e relativa contabilità;
- Relazione con gli ospiti in ogni momento del soggiorno, dalla prenotazione al check-out, per garantire qualità dell’esperienza e massima soddisfazione;
- Coordinamento delle attività di pulizia e manutenzione (ordinaria e straordinaria) delle proprietà.
- Monitoraggio delle recensioni e della reputazione online, rispondendo alle recensioni per mantenere un'immagine positiva.
- Ottimizzazione delle tariffe per massimizzare il tasso di occupazione e il rendimento delle proprietà.
- Supervisione dei servizi aggiuntivi come trasporti, tour o esperienze per migliorare l’offerta agli ospiti.
- Gestione della documentazione legale e del rispetto delle normative locali relative alle locazioni a breve termine.
- Compilazione di report finanziari dettagliati ed elaborazione dei budget per assicurare un'organizzazione finanziaria efficace e sostenibile.
Requisiti per avviare l’attività di Property manager: partita IVA e codice Ateco
Trattandosi di un’attività di tipo continuativo e non occasionale è sempre obbligatorio dotarsi di Partita IVA, indipendentemente dal numero di proprietà gestite.
È poi necessario individuare il codice ATECO giusto, ovvero quello che identifica nel dettaglio la tua attività e ti permette di determinare quante tasse e contributi dovrai versare.
Il codice ATECO di riferimento per Property manager è il 68.32.00, quello previsto dalla Camera di Commercio per “Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi (Property manager: gestione di servizi immobiliari, riscossione di canoni di locazione, servizi di manutenzione, ecc.)”
Le pratiche per l'apertura dell'attività prevedono quindi la Comunicazione Unica al Registro delle Imprese, la presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune e l’iscrizione alla Gestione INPS appropriata in base al proprio regime contributivo.
Quali competenze servono per diventare Property manager?
Con il boom della professione si sono moltiplicati anche webinar, corsi di specializzazione e certificazioni dedicate a chi vuole diventare Property manager. Tuttavia non esiste un percorso “ufficiale” in questo senso e, per orientarsi, è possibile fare riferimento alle principali associazioni di categoria attualmente presenti sul territorio: A.I.G.A.B e Property managers Italia.
Tuttavia, è possibile definire un set minimo di competenze che è assolutamente necessario acquisire per gestire in modo efficiente le proprietà e massimizzare i rendimenti. Ecco quali sono.
Conoscenza dei software gestionali (PMS)
Saper scegliere e poi utilizzare il miglior software gestionale (PMS) è un fattore decisivo. Nella scelta bisognerà tenere conto delle funzionalità offerte dal software, prediligendo quelli in grado di supportare anche le multi proprietà, ovvero che ti permettano di gestire tramite la stessa piattaforma più di un immobile, anche appartenente a proprietari diversi.
Oltre a questo, optare per un moderno software gestionale all-in-one in cloud ti permetterà di avere ogni aspetto della gestione sempre sotto controllo: dalle prenotazioni alla comunicazione con la Pubblica amministrazione, dai canali OTA e Metasearch fino alla fatturazione e contabilità.
Se vuoi approfondire quali sono i criteri con cui selezionare il tuo software gestionale, puoi leggere il nostro articolo su come scegliere il PMS giusto e fare il quiz che trovi all'interno.
Comprensione delle dinamiche del settore
Conoscere a fondo le dinamiche del mercato degli affitti brevi è la base necessaria da cui partire per implementare strategie efficaci di posizionamento e Revenue management.
Ad esempio la capacità di comprendere la stagionalità e le fluttuazioni della domanda nella tua località ti permetterà di stabilire prezzi più competitivi per garantirti un tasso di occupazione elevato e rendimenti consistenti.
Anche in questo caso, in mancanza di un’esperienza approfondita o di un partner esperto, la scelta migliore è selezionare il giusto software di prezzi dinamici da integrare al tuo software gestionale, che ti permetta di monitorare il mercato rapidamente e prendere decisioni tariffarie consapevoli e tempestive.
Capacità di comunicazione
Una comunicazione efficace è fondamentale per un Property manager nella gestione delle relazioni. Con i proprietari, la trasparenza costruisce fiducia e collaborazione, grazie ad aggiornamenti chiari su entrate, spese e problematiche, evitando fraintendimenti e garantendo serenità.
Con gli ospiti, la professionalità e la prontezza migliorano l’esperienza, risolvono rapidamente i problemi e incoraggiano recensioni positive. Infine, una comunicazione chiara con dipendenti e collaboratori assicura un coordinamento efficiente, operazioni fluide e un servizio di alta qualità.
Gestione finanziaria di base
La gestione finanziaria è una competenza fondamentale per un Property manager e non va sottovalutata. Saper monitorare accuratamente entrate e spese e redigere report dettagliati è fondamentale per prendere decisioni informate e mantenere una visione chiara della redditività.
Una gestione finanziaria efficace permette di ottimizzare i costi e di garantire un profitto costante per le proprietà gestite. Come accennato poco sopra, l'utilizzo di un buon software gestionale può essere di grande aiuto nell’analisi dei dati e nella creazione di report finanziari.
Quanto guadagna un Property manager?
Online è possibile trovare numerose stime sul “salario medio” di un Property manager, tuttavia stabilire con precisione quanto guadagna un Property manager è complesso se non impossibile, poiché questo dipende da numerose variabili.
La prima variabile riguarda il tipo e la quantità di servizi offerti: un Property manager che si limita alla gestione basilare delle prenotazioni e dell’accoglienza avrà guadagni inferiori rispetto a chi offre una gestione completa della proprietà sotto ogni punto di vista.
Anche la location delle proprietà gioca un ruolo importante: gestire immobili in aree centrali o altamente richieste può garantire guadagni più alti, mentre zone meno turistiche o con una stagionalità marcata possono portare a introiti più incostanti.
Infine, bisogna considerare il numero di proprietà gestite: solo chi riesce a scalare la propria attività e ad aumentare il proprio “portafoglio immobiliare” tramite investimenti strategici può aspettarsi di veder crescere esponenzialmente i propri margini.
Ti stai chiedendo come puoi scalare il tuo business da Property manager, trovare nuove proprietà da gestire e ottenere il massimo della redditività?
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